Nike annuncia la fine della sua partnership con Amazon. La notizia arriva dopo che nel 2017 la multinazionale di abbigliamento sportivo aveva deciso di siglare un accordo con il gigante online che prevedeva la vendita diretta di prodotti Nike sul sito Amazon.
La decisione era arrivata come conseguenza della vendita di prodotti contraffatti su Amazon. Cosa che chiaramente non era piaciuta a Nike, un’azienda che vanta un fatturato di 34,35 miliardi di dollari. e un nome conosciuto in tutto il mondo.
No ai prodotti contraffatti, quindi, e no, anche ad Amazon di conseguenza. Nella disperata ricerca di mantenere il controllo del suo marchio, Nike dice addio ad un grande partner come Amazon.
Stando a quanto riporta il sito Bloomberg, però, la mossa potrebbe rivelarsi vincente per Nike, che con l’entrata nella direzione aziendale di John Donahoe, ex CEO di eBay, ha lanciato un chiaro messaggio: il futuro per Nike è l’e-commerce privato.
La volontà di rilanciare i prodotti sulle proprie piattaforme sembra essere un grido di protesta contro quello che è diventato un vero e proprio monopolio di pochi. Amazon ed eBay per citarne alcuni.
Ri-appropriarsi del prodotto e del marchio. Questa è la brand strategy di Nike. Con un sito potenziato e l’app SNKRS dedicata solo alle scarpe Nike, la direzione è quella giusta. E pone un bel problema per Amazon, che, ora, si potrebbe trovare davanti ad una vera e propria rivoluzione.
È possibile, infatti, che altri marchi seguiranno l’esempio di Nike e cercheranno di proteggere il loro prodotto e salvaguardare il rapporto con il consumatore abbandonando Amazon.
Ovviamente Amazon è un colosso da 232,9 miliardi di dollari. Sulla sua piattaforma si può trovare qualsiasi tipo di prodotto, quindi il monopolio difficilmente cadrà. Però se altri marchi importanti cominceranno ad abbandonare la nave madre, Amazon si troverebbe davanti al problema di avere si tantissimi prodotti, ma di bassa qualità.
Quantity over quality? Ad Amazon la parola.