Sembra la trama di un film. Invece è quello che accaduto in Florida in un caso di omicidio. Secondo quanto riporta Wired, Alexa, l’assistente personale intelligente di Amazon, potrebbe essere un testimone chiave nel risolvere il caso della morte di Sylvia Galva Crespo. 

La 32enne è stata uccisa nella cittadina costiera di Hallandale Beach, in Florida.
Il principale sospettato è il marito, Adam Crespo, accusato e poi rilasciato su cauzione. Un caso che sarebbe finito come tanti, se non fosse che la coppia è in possesso del famoso dispositivo intelligente di Amazon.

Un dettaglio non da poco, perché nelle funzioni di Alexa, c’è quella di registrare suoni e rumori anche quando il dispositivo è inattivo. Una funzionalità che potrebbe risultare determinante in queste situazioni, dove l’unico testimone è anche l’unico sospettato.

Per questo motivo, il giudice incaricato del caso ha indetto un’istanza per ottenere da Amazon le registrazioni. Il colosso americano sta collaborando con le autorità, anche se ha fatto sapere che divulgherà informazioni private dei suoi clienti solo qualora fosse esplicitamente emanato un ordine legale dalle autorità.

Ci si pone, dunque, l’ennesimo problema di privacy e di trattamento dei dati sensibili.
Fin dove è lecito spingersi quando si tratta di accedere a dati privati? Staremo a vedere quale sarà il verdetto.